Il fenomeno Salvini

Oggi, il Ministro dell’Interno e numero due del Governo, Matteo Salvini, è tornato nella nostra terra. Dall’empatia che sprigiona, sembra che toccare il suolo sardo lo riempia di entusiasmo e di sincero piacere. Come elettrizzata è la folla che lo attende. La scopo della visita è molteplice: ospite all’assemblea regionale della Coldiretti, poi un incontro con i consiglieri regionali della “sua” Lega e, non certo ultimo, un saluto al presidente della Regione Christian Solinas. Il Ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, per quanto capace e particolarmente atteso, passa quasi inosservato. Salvini sembra un fiume in piena: incontra pastori e sindacati; si impegna per lavoratori ex Alcoa e Porto Canale; non si risparmia nei selfie. Si concede a tutti. Mi chiedo: ma il Ministro dell’Interno non è il responsabile della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché autorità nazionale di pubblica sicurezza? Non coordina i compiti e le attività delle forze di polizia, esercitando la funzione di direzione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica? Si, lui è questo e anche altro. Con la determinazione ed una sana dose di sfrontatezza affronta tutti i problemi che gli vengono sottoposti. Senza badare troppo a protocolli e deleghe specifiche. Da vero leader. Lo fa in maniera intelligente, perché ha capito che è in atto una nuova fase politica: lontano dai palazzi e dai granitici atteggiamenti dei boiardi di Stato. Utilizza un linguaggio diretto, semplice e comprensibile. Anche per questo la gente lo ama.  Questa è la nuova politica. Questa l’Italia di oggi.

g.f.

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