Non piove più. E quando accade si rischiano i disastri. Nel senso che le precipitazioni si presentano sotto forma di cicloni. La quantità d’acqua che arriva può riempire i bacini, ma non fa bene alla campagna. Le campagne sono la nostra risorsa, il nostro sostentamento, oltre che un polmone per le nostre vite. Ma se i terreni sono aridi, il dramma è dietro l’angolo. La situazione attuale non è rassicurante. I bacini, al momento, sono praticamente colmi. Ma non tutte le aziende agricole possono essere approvvigionate. “Il valore del volume idrico invasato al 30 aprile 2019 ha subìto un lieve aumento, pari a 8 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato il 31 marzo”, informa la nota del Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione delle siccità della Regione. Da notare, che tra il 28 febbraio ed il 31 marzo si era registrata una diminuzione di 25 milioni di metri cubi, che aveva inserito la Sardegna in uno stato di pre allerta siccità. Le piogge di maggio, pertanto, saranno strategiche per mantenere la nostra Isola in sicurezza verso un’estate, che le previsioni meteo, a medio termine, prevedono particolarmente torrida. I mutamenti climatici non ci aiutano. Essi stessi rappresentano un problema mondiale. Ma, intanto, pastori ed agricoltori attendono ancora i risarcimenti per i danni causati dalla siccità del 2017. Disastri su disastri.
g.f.