L’attesa per la cosiddetta Fase 2 sta diventando spasmodica. Qualcuno l’ha ribattezzata Fase 1 e tre quarti, a significare l’incertezza che prevale sulle procedure da adottare. Tempi certi e modalità sono ancora in definizione. Il 4 maggio si dovrebbe superare una parte del “lockdown”. Andare oltre, come ha languidamente ammesso lo stesso Conte, non si può. Il sistema economico e sociale non reggerebbe più. Quali saranno le nuove misure? Certamente, torneranno al lavoro circa 4 milioni di persone, per lo più nelle filiere di manifattura e cantieristica. I negozi, come quelli di vestiti, dovrebbero riaprire o il 4 o l’11 maggio. Le regole: ingressi contingentati, percorsi diversi di entrata/uscita, disinfettanti e mascherine, locali sanificati. Restrizioni più stringenti per barbieri, parrucchiere ed estetiste. Bar e ristoranti saranno tra gli ultimi ad avere l’ok, il 18 maggio. All’ingresso, previsti termoscanner e tavoli più che dimezzati per garantire la distanza e evitare assembramenti. Secondo il piano del governo, già dal 4 maggio, saranno possibili le visite e le cene dai parenti. Ma vanno evitate tavolate numerose e, comunque, andrà indossata la mascherina anche in casa. Gli spostamenti saranno possibili, ma resta valida l’autocertificazione. Ci si potrà muovere entro la regione di residenza. Per andare oltre servono motivi d’urgenza. Mettendo da parte sport e tempo libero, resta l’incertezza per le spiagge. E per la nostra Isola rappresenta un bel problema. Si ipotizzano: accessi limitati, ombrelloni distanziati, e ’piazzole’ delimitate. Regolate anche le spiagge libere. Vietate le piscine, anche se all’aperto. Siamo fuori dal tunnel? Ancora no.
g.f.