L’apertura de “Il Sole 24 ORE” parla chiaro: una valanga di risorse per realizzare o completare opere pubbliche. Ferrovie ed Anas si spartiranno questo cospicuo tesoro con gare ed appalti per tutti i gusti: strade, autostrade, linee ferroviarie, ponti e gallerie. Ci sono persino finanziamenti per interventi di risanamento acustico e per l’acquisto di oltre 200 mila tonnellate di acciaio per rotaie. I beneficiari? i soliti noti. Prevalentemente aree del centro nord e del meridione, con la Sicilia protagonista. E la Sardegna? A bocca asciutta, come al solito. Poco importa se la provincia di Nuoro sia l’unica in Italia sprovvista di una tratta ferroviaria statale e al passo coi tempi. A nulla servono le reiterate istanze per completare la Sassari-Alghero, per ripristinare il collegamento fra Olbia e Tempio, per garantire una stabilità alla s.s. 131, per rendere più sicure la Olbia – Arzachena e la viabilità del Sulcis. L’elenco delle necessità infrastrutturali regionali è drammaticamente lungo e le richieste permangono inascoltate. Dalla pattuglia dei parlamentari sardi, almeno al momento, non si scorgono segnali di vita. Scriverò al senatore Marcello Pera, confidando nella sua nota sensibilità.
g.f.