Giganti senza pace

Ci risiamo. Le vicende che riguardano la storia recente dei Giganti di Mont’e Prama stanno assumendo contorni grotteschi. Dopo la straordinaria scoperta storica dei luoghi e dei reperti nel 1974, che fu addirittura casuale, si è giunti dopo accesi dibattiti alla definitiva e legittima collocazione delle statue nel museo di Cabras, territorio nel quale si trova il sito archeologico. Dapprima, si era innescata una autentica rivendicazione tra il Comune di Cabras e la Sovrintendenza per l’esecuzione dei lavori di restauro. Successivamente l’attenzione si era spostata sulle modalità di gestione. La responsabilità per il controllo dei preziosi monumenti è stata affidata ad una Fondazione apposita, costituita dopo tante polemiche e battaglie politiche. La genesi del nuovo organismo, infatti, non ha avuto vita facile, innescando una serie di contrapposizioni tra Regione e Ministero competente. Alla fine, è stato trovato il giusto equilibrio istituendo la Fondazione, composta da rappresentanti regionali, statali e dell’amministrazione comunale. Ma l’idillio sembra si sia già interrotto. E’ notizia di questi giorni, anche se i fatti risalgono a prima di Natale, lo strappo tra Fondazione e Comune. Il sindaco, che fa parte del CdA, contesta i contenuti dell’ultimo bilancio di previsione proposto, rilevando una sostanziale difformità di vedute tra il comune e la Fondazione stessa riguardo alla gestione economico amministrativa dell’organismo. Il presidente del CdA smentisce queste accuse e intende procedere seguendo le linee programmatiche adottate, evitando polemiche e scontri. La verità è che non c’è pace per i Giganti.

g.f.

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