Suor Maria Concetta, l’ostetrica di Dio.

Non è semplice raccontare la vita di suor Maria Concetta Esu da Villasor. La sua, non è stata una semplice missione cristiana, ma qualcosa di più. Ottantacinque anni di vita, dei quali sessanta vissuti nel cuore dell’Africa, in Congo, fra povertà, miserie e guerre, a fare la missionaria e l’ostetrica, unendo preghiera e dedizione al prossimo. Ha fatto nascere oltre 33.000 bambini ed, oggi, è alla ribalta perché il Papa le ha conferito un’onorificenza: una pergamena ed una medaglia del pontificato. Con questo gesto, peraltro senza precedenti, Bergoglio l’ha indicata come modello per tutti i missionari e le missionarie del mondo, che per il mondo non fanno notizia. Ma suor Maria Concetta, con l’umiltà che la contraddistingue, afferma: “Non ho fatto niente più degli altri. Sono una misera suora, cerco soltanto di fare sempre il bene”. Con il Pontefice si erano incontrati la prima volta nel 2015 a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, poco distante da Zongo, dove la missionaria vive e svolge la sua attività. Per raggiungere il Papa in quell’occasione, attraversò un fiume in canoa, portandosi appresso una bambina. Una traversata normale per quelle popolazioni e per la stessa religiosa, che ha dovuto affrontare nella sua vita situazioni molto più complicate. In Congo ha vissuto gli anni della dittatura di Mobutu; poi, tra il 1996 e il 1997, Zongo si è trovata direttamente coinvolta nella prima guerra del Congo. Ha raccontato di come i ribelli dell’AFDL siano entrati nel suo ospedale e le abbiano anche puntato le armi contro. “Ma uno di loro – ha ricordato – mi ha protetta dicendo: lasciala stare, è quella che fa partorire le nostre donne”. Scampata alla morte trovò rifugio proprio attraversando il fiume fino a Bangui. Ma qualche anno dopo, si sarebbe trovata a sua volta ad accogliere, a Zongo, i profughi che scappavano dalle violenze nella Repubblica Centrafricana. “Voglio rimanere qui. Non sarò mai un disertore. Ho dato la mia vita qui e qui lascerò anche le mie ossa”. Poche, ma chiare parole per definire il carattere di questa figlia della nostra terra, che trascorrerà, ora, un periodo di esercizi spirituali con le sue consorelle nella Casa Generalizia delle “Figlie di San Giuseppe di Genoni”, l’ordine religioso a cui appartiene suor Maria Concetta. Prima di tornare in Africa ad attraversare fiumi in canoa.

g.f.

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