“Gutta cavat lapidem”

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Un altro successo di Matteo Salvini. Questa volta in chiave diplomatica. I 64 migranti a bordo della nave tedesca “Alan Kurdi”, sbarcheranno a Malta, dopo una settimana di passione al largo delle coste maltesi. I profughi saranno successivamente trasferiti in Germania, Portogallo, Francia e Lussemburgo. L’imbarcazione, invece, che appartiene all’ONG tedesca “Sea Eye”, non sarà autorizzata ad attraccare nel porto mediterraneo. Nessun migrante, dunque, entrerà in Italia e il sistema delle imposizioni franco tedesche, sul tema dell’accoglienza dei migranti, comincia a vacillare. E sì, perché il governo di La Valletta ha denunciato la pressione indebita e pericolosa delle Organizzazioni non governative. Anche la piccola, ma coriacea Malta, ha detto basta e questa vicenda sancisce il rafforzamento della collaborazione fra Italia e Malta nella lotta ai trafficanti di esseri umani. Ma, soprattutto, ora sono due le nazioni europee a ribadire, con determinazione, che le ONG non sono al di sopra della legge e che questo ignobile traffico va bloccato. Oppure, come in questo caso, siano anche gli altri stati dell’Unione ad ospitare i migranti. Salvini esulta. E a ragione. Chissà che questo nuovo, per certi versi drammatico, episodio non apra definitivamente una più ampia collaborazione fra gli stati europei sull’accoglienza. Tema reso ancora più urgente a causa della guerra civile in atto in Libia.

g.f.

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