Soprintendenza sarda

Gli indipendentisti sardi hanno messo in piedi una protesta per reclamare una Soprintendenza archeologica tutta regionale. La vorrebbero chiamare “Subrintendentzia archeologia sarda”. Per rendere ancora più eclatante la manifestazione, che si è svolta a Cagliari, i militanti hanno indossato una maschera raffigurante il volto dei Giganti di Monte Prama. Uno dei simboli più suggestivi e misteriosi dell’ultra millenaria storia sarda. Le ragioni del flash mob sono diverse: “Nulla di personale contro i dipendenti del Ministero – hanno affermato i manifestanti durante l’incontro – ma, più semplicemente, la necessità di regionalizzare un ufficio che “sente” poco le problematiche della nostra terra”. Questo, in estrema sintesi, lo scopo del presidio, che si è tenuto in uno dei luoghi simbolo della storia della città, nel quartiere di Castello. Su un aspetto gli indipendentisti hanno sicuramente ragione: gli uffici statali ragionano, talvolta, più come presìdi oppressivi che propositivi. Appesantiscono la burocrazia e, spesso, adottano decisioni in contrasto con le richieste degli amministratori locali, i quali conoscono, oltre che il proprio territorio, le leggi che lo regolano. In tema di autonomia le regioni del Nord stanno prendendo una posizione chiara e determinata. E alla fine, presumibilmente, otterranno quanto richiedono. E’ giunto il momento di segnare una vera svolta autonomistica per la nostra terra. Intanto, a Loculi è stato scoperto un sito di straordinario interesse archeologico. C’è ancora tanto da scrivere.

g.f.

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