Avanti Posada!

La stagione turistica, pur tra mille difficoltà ed incognite, è partita. La pandemia ha innescato una crisi nel settore senza precedenti. Una situazione che riguarda l’Italia intera. Paure e incertezze hanno stravolto e destabilizzato un intero comparto, che rappresenta oltre il 13% del PIL nazionale ed il 7% in Sardegna. Gli operatori che organizzano viaggi e vacanze stanno vivendo un incubo. Le disdette sono quotidiane. Nel dramma generale, però, occorre trovare soluzioni rapide ed efficaci. Una di queste potrebbe essere il rilancio del turismo interno. Rivalutare e, in qualche caso, conoscere, l’inestimabile patrimonio delle risorse naturalistiche e culturali della nostra regione. In questo contesto si inserisce Posada. Il tessuto urbanistico si distribuisce fra l’antichissimo centro storico, dove svetta il Castello della Fava, e la zona moderna che degrada verso il mare. Hotels all’avanguardia, agriturismi pluristellati, comodi e funzionali bad & breakfast, affittacamere, “Domos”, si sprecano per ospitare un turismo alternativo e sostenibile. Sei chilometri di costa, con mare e spiagge considerati fra i migliori d’Europa, un fiume navigabile ed una viabilità comoda, che consente il raggiungimento del borgo con estrema facilità. A questo si aggiungano le straordinarie bellezze del Parco di Tepilora, che proprio a Posada trae origine, e per gli stessi sardi questo centro e antico capoluogo della storica Baronia diventa una meta imperdibile.

g.f.

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