Incompiute comunali

Il tema delle opere pubbliche incompiute non è certo recente. Rappresenta uno dei mali dell’economia nazionale. Le cause sono tante e la Sardegna non è esente da questo fenomeno. Mancanza di fondi, motivi tecnici, sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, fallimenti, liquidazioni coatte e concordato preventivo delle imprese appaltatrici, risoluzione o recesso dal contratto ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di antimafia, mancato interesse al completamento da parte delle stazioni appaltanti o di altro soggetto aggiudicatore. Queste, in sintesi, le motivazioni più diffuse. L’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Roberto Frongia, ha deciso di affrontare il problema alla radice. Soprattutto per le opere di interesse comunale. Nella nostra regione ci sarebbero incompiute datate oltre vent’anni. E il rappresentante della Giunta Solinas si è attivato per sbloccare lo stallo. Piscine, asili nido, scuole, auditorium e parchi, oltre naturalmente a strade, ponti e viadotti, stanno per essere finalmente completati. Anche grazie a nuove risorse. Un’iniziativa che potrà garantire, oltre che efficienza e sicurezza, nuova linfa per l’esanime economia sarda.

g.f.

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