Donne di valore

Mariafrancesca Serra è la nuova presidente di Coldiretti Donne Impresa. Qualche giorno fa è stata eletta all’unanimità, dall’assemblea della divisione del sindacato riunita a Roma a Palazzo Rospigliosi, alla presenza di centinaia di imprenditrici agricole provenienti da tutte le regioni assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, al ministro alle Riforme istituzionali Elisabetta Alberti Casellati e al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Già questa sarebbe una notizia. Ma non basta, perché tracciare il profilo di questa giovane imprenditrice è d’obbligo. Ha 41 anni, è ingegnere edile-architetto con master a Vienna ed è attualmente alla guida di un allevamento biologico a Usellus, nel cuore dell’alta Marmilla, ma soprattutto ha delineato un percorso formativo semplicemente straordinario. Dopo la maturità scientifica, ha ottenuto la laurea in Ingegneria Edile-Architettura. Ha proseguito, quindi, il percorso formativo all’Università di Arti Applicate di Vienna dove ha conseguito un master in costruzioni eco-sostenibili e una specializzazione come tecnico competente in acustica ambientale all’Università di Architettura Roma Tre. A questa, ha fatto seguito una intensa esperienza di qualche mese in Giappone, che le ha consentito di apprendere attività agricole di realtà molto diverse e di portarle nel suo vissuto per incrementare lo sviluppo tecnologico nella sua azienda, che ha sempre seguito insieme alla sua famiglia, seppur da lontano. I suoi allevamenti, costituiti da ovini, bovini e suini si caratterizzano per il rigoroso rispetto del benessere di ogni singolo animale. È questa la parola chiave della sua attività, incardinata su principi di sostenibilità e dell’utilizzo delle risorse naturali e rinnovabili. La sua frase più bella? “La mia vita si divideva tra la professione di ingegnera e l’interesse per le questioni aziendali, che ho sempre seguito seppur a distanza. Fino a che la mia vita non è cambiata di nuovo con l’aggravarsi della salute di mio padre. Ho deciso, così, di tornare a Usellus, perché in azienda era stato deciso di ridurre il carico di bestiame e si pensava addirittura di vendere. Non potevo permetterlo e ho detto no!”.

g.f.

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