Le “suppletive” in Sardegna

Il prossimo 20 gennaio quasi un terzo degli elettori sardi saranno chiamati per votare ed eleggere il deputato che sostituirà il dimissionario Andrea Mura (M5S), dopo le note vicende. All’appuntamento si presenteranno in quattro: Daniela Noli per il centrodestra, Andrea Frailis per il centrosinistra, Luca Caschili per il Movimento 5 Stelle ed Enrico Balletto per Casa Pound. I dati sono essenzialmente due: i candidati appartengono a partiti nazionali, mentre alle politiche dello scorso mese di marzo era presente anche Autodeterminatzione, movimento d’ispirazione indipendentista ed autonomista. Il secondo dato riguarda il numero degli aventi diritto, che rappresentano, come detto, quasi un terzo degli elettori isolani. Queste elezioni costituiscono, pertanto, un mini test politico ad un mese dalle più attese regionali. Che dire dei candidati? Daniela Noli, imposta dai maggiorenti di Forza Italia, è tanto carina quanto sconosciuta. Personalmente, ritengo che il centro destra unito (?), così come si sta presentando, poteva esprimere candidati molto più noti. Andrea Frailis, giornalista ormai in pensione, è stata la quarta scelta del centro sinistra a trazione PD. Luca Caschili è un giovane e stimato ingegnere ambientale, ma anche assessore comunale a Carbonia. Al riguardo, continuo a non capire le regole che determinano le candidature nel M5S. Mi pare che adottino due pesi e due misure a seconda del momento. Enrico Balletto, cagliaritano, già maresciallo dell’Aviazione dell’Esercito e uomo di sport, si propone per Casa Pound, la quale si conferma una presenza politica ormai consolidata in tutte le tornate elettorali. Non mi sbilancio sul pronostico. Non ne azzecco uno. Rimane il mio disappunto nel rilevare che il dibattito politico ed il confronto su temi e programmi sono decisamente scaduti.  

g.f.

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