Il Papa e la politica

di Mario Guerrini.

Dice Francesco a Panama: “i politici siano onesti, umani e non corrotti”. Il tema è d’attualità. In Italia in generale. In Sardegna in particolare. Ovviamente non credo che il pontefice si riferisse alla nostra Isola. Ma la sostanza non cambia. Egli aggiunge che bisogna avere “l’audacia di costruire una politica autenticamente umana”. Chissà cosa ne pensano i governanti sardi. Solo tre esponenti della attuale Giunta regionale si presentano alle elezioni del 24 febbraio. Tutti gli altri non si sono azzardati. Hanno capito l’aria che tira. Non ci sono il Presidente Pigliaru e il vicepresidente Paci, che hanno avuto (saggiamente) il buon gusto di non presentarsi al giudizio degli elettori. Però non rinunciano, alla fine del mandato, ad agitarsi sui consenzienti mass media per raccontare quanto invece, dal loro punto di vista, ma solo dal loro, siano stati bravi. Pigliaru è il più frenetico e il più tracotante. Ha tra l’altro affermato, in una intervista, che nella sanità, dopo la riforma da lui voluta con la complicità dell’assessore Arru, “i conti sono a posto”. Sarà anche vero. Solo che ha devastato il sistema sanitario Sardo sulla pelle dei cittadini, come ho sottolineato tante volte. Ora che si prepara a fare le valigie va a dire in giro che è stato capace, così quando lo candideranno alle europee di maggio, nessuno, secondo lui, avrà qualcosa da obiettare. Le parole del Papa credo che, almeno in questo caso, siano cadute nel vuoto. Purtroppo.

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