Dino (Raimondo all’anagrafe) Milia ha lasciato questa terra. Lo ha fatto in silenzio a 96 anni, quasi ottanta dei quali vissuti tra testi di diritto, palla a spicchi e politica. Gli sono riconosciuti tanti meriti: impegno politico da deputato al Parlamento dal 1963 al 1972, consigliere regionale e sindaco di Ploaghe, eletto in una lista civica nel 1964. Nel centro del Logudoro, che gli conferì la cittadinanza onoraria nel 2007, durante sedici anni di amministratore, realizzò una serie di opere di urbanizzazione, che cambiarono radicalmente il volto al paese. Nativo di Lanusei, si trasferì a Sassari per gli studi e scelse proprio Ploaghe, nel 1948, per avviare uno studio legale. Una carriera forense da penalista, che lo ha portato ad essere considerato un vero “principe del foro” del tribunale turritano. In occasione di una premiazione alla sua carriera, ricordò l’emozione che aveva provato la prima volta che intervenne in Corte d’Assise: nel corso di un processo per un duplice omicidio avvenuto in via Lamarmora, l’avvocato riuscì a scagionare una donna accusata ingiustamente dei delitti. Ma, forse, la vera consacrazione di personaggio pubblico a tutto tondo l’ha ottenuta grazie al suo straordinario impegno nel basket. Presidente della Dinamo Sassari ininterrottamente per 33 anni, ha condotto la squadra dall’anonimato della serie C ai professionisti in A 2. Per tutti era “l’avvocato” o “il presidente”. Apparentemente dal carattere ruvido, in realtà, nella sua azione, era molto concreto e determinato. Ma era, soprattutto, un vero galantuomo.
g.f.