Nubi fosche si addensano nei cieli sardi. Air Italy potrebbe abbandonare definitivamente la Sardegna: “Non è più percorribile un accordo sulle rotte Olbia-Fiumicino e Olbia-Milano”, ha dichiarato l’attuale A.D., Rossen Dimitrov, rifiutando decisamente l’invito al tavolo della Regione, convocato dal presidente Solinas, per affrontare il tema della continuità territoriale aerea da e per l’Isola. Ma il fatto non ci sorprende. Il trasferimento dell’hub della Compagnia a Malpensa, un anno fa, era stato un segnale molto eloquente. Sicuramente premonitore. Dimitrov non ci pensa proprio a condividere Olbia e la continuità territoriale con Alitalia. “Non ci fidiamo dell’altra compagnia e, quindi, per noi è impossibile qualunque accordo sui voli dal primo giugno in poi”, avrebbe velenosamente affermato. Dopo asserzioni così categoriche, è concreto il pericolo dell’annullamento di molte prenotazioni per l’estate. Ma, soprattutto, sarebbero a rischio centinaia di posti di lavoro. Bisognerà capire se nei prossimi giorni da Air Italy arriveranno indicazioni sullo smantellamento della base di Olbia. Resta la preoccupazione per il possibile, e mai smentito, trasferimento degli oltre 500 dipendenti della compagnia qatariota a Milano Malpensa. Una situazione pesantissima, che i sardi subiscono, a causa di una disputa tra Alitalia e l’ex Meridiana che va avanti da troppo tempo. Una delle tante scorie ereditate dalla precedente giunta regionale. Questi sono i risultati.
g.f.