Venezia e cinema sardo

La Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia è in corso di svolgimento in questi giorni. L’appuntamento è giunto alla 76esima edizione. Si tratta di un evento culturale di grande prestigio, ma è anche un’occasione mondana. Un’autentica sfilata di star e starlette calpesta il cosiddetto red carpet, il tappeto rosso riservato alle celebrità. Una bolgia di nomi famosi e di sfoggio di eleganza. Scarlett Johansson, Liv Tyler, Brad Pitt, Monica Bellucci, giusto per fare qualche nome. Accanato a loro, forse inosservati, ma non meno bravi, due artisti sardi: Igort (nome d’arte di Igor Tuveri) e Bonifacio Angius. Il primo, cagliaritano, narratore del fumetto italiano, che con “5 è il numero perfetto” è l’unico italiano in concorso per le Giornate degli Autori di Venezia 76. Il secondo,, sassarese, presenta il cortometraggio “Destino” come evento speciale di chiusura della sezione SIC – Settimana Internazionale della Critica. Con “5 è il numero perfetto”, in una piovosa e notturna Napoli anni Settanta, seguiamo le vicende di Peppino Lo Cicero, interpretato da un irriconoscibile Toni Servillo. Peppino è un guappo e sicario in pensione costretto dagli eventi a tornare in azione. Al fianco di Servillo, Valeria Golino (Rita) e Carlo Buccirosso (Totò o’ Macellaio). “Si è cercato di fare un film da questo mio libro sin dal lontano 2004. – ha spiegato Igort – Nel frattempo, diversi registi si sono cimentati con l’idea di una trasposizione e io, che amo il cinema, ho cambiato con gli anni la mia posizione. Non avevo mai diretto un film, ma la mia esperienza di autore di fumetti aveva forse affinato uno sguardo preciso”. Girato, in parte, nel Sinis e sostenuto dalla Sardegna Film Commission (R.A.S.), debutterà nelle sale italiane il 29 agosto e sarà presentato il 3 settembre al cinema Odissea di Cagliari. Una scarica di emozioni anche per la chiusura del Festival con “Destino” di Bonifacio Angius, che verrà presentato, in prima mondiale, venerdì 6 settembre, con  il regista nel ruolo di attore protagonista. “Dopo molti anni – ha dichiarato il regista sassarese – ho voluto riprovare l’esperienza di fare cinema con lo spirito di quando avevo vent’anni. In questo film è stato fondamentale l’apporto dei miei studenti ed ex studenti del corso cinematografia”. La storia di “Destino” si sviluppa durante una giornata ordinaria di un uomo senza qualità, che, nel succedersi degli eventi, si misura con il senso di vuoto, la superstizione, i sentimenti dell’angoscia e della paura. Alla fine troverà le conferme che stava cercando da tempo. Una grande soddisfazione per questi talenti, ma anche un orgoglio per la Sardegna. Questa volta in versione cinematografica.

g.f.

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