Nuovo anno scolastico, vecchi problemi

Tutti salutano il nuovo anno scolastico. Genitori e docenti. Sindaci in prima fila. Gustosa passerella, condita da pacche sulle spalle di buon auspicio. Ritornelli già vissuti. Ma i problemi restano. E sono tanti. In Sardegna, tremila studenti in meno, ad esempio. La parola d’ordine è: accorpamento. Vedremo se la formula funziona. Ma lo scetticismo prevale. Un altro dato mette paura: materie senza insegnanti e segreterie in confusione totale, alla ricerca di supplenti di ogni ordine e grado. Le vittime? Gli studenti, naturalmente. In particolare, quelli che necessitano sostegno. Mancano le figure specializzate. Si dovrà ricorrere a docenti poco pratici e, magari, laureati in materie scientifiche. Come se i ragazzi con difficoltà psico motorie fossero statuine. Non sembra vero! Eppure, la scuola italiana funziona così. E i plessi sardi, manco a dirlo, sono sempre i più penalizzati. La domanda d’uopo è: perché non avviare una pianificazione durante l’estate? Perché arrivare all’ultimo giorno in emergenza da panico? E la sicurezza delle strutture? Altro argomento spinoso. Buon anno scolastico a tutti.

g.f.

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