Largo ai vichinghi!

Un tuffo nel mare sardo da novembre a febbraio per noi rappresenta un’impresa un po’ difficile da concepire. Per gli scandinavi, invece, sarebbe del tutto naturale. Non a caso, tantissimi abitanti del Nord Europa trascorrono le vacanze, ben oltre la nostra estate, tra il Portogallo, la Spagna e le sue isole, la Croazia, la Grecia o a Malta. Un flusso costante di almeno cinquanta milioni di vacanzieri, di età compresa fra i 65 e i 75 anni. In Italia, zero presenze. Allora, ci pensa Massimiliano Cossu, vulcanica mente ed amministratore di “Portale Sardegna”, ad intercettare questo turismo fuori stagione. Ci prova attraverso il progetto “Sardinia island long stay”. Ovvero, la Sardegna isola per lunghi soggiorni, anche dalle due alle quattro settimane. E chi sceglie di prolungare il soggiorno, riceve l’attestato di “cittadino sardo per un mese”. Il programma è rivolto, prevalentemente, a chi cerca, durante i mesi più rigidi della Scandinavia, un clima sicuramente più mite. Compresa qualche ora di luce in più.”Portale Sardegna”, al riguardo, ha organizzato un soggiorno “educational” di quattro giorni in Sardegna, rivolto a tour operator, rappresentanti di associazioni di pensionati e giornalisti provenienti dall’ Europa settentrionale. Un’escursione per mostrare come si vive nella nostra regione anche in autunno. Per poi diffondere la voce. Un nuovo mercato che si apre. E, sopratutto, nuove opportunità per il tanto atteso allungamento della stagione. Tre comuni hanno già aderito all’iniziativa: si tratta di Posada, Galtellì e Dorgali. “Bonos prinzipios e menzus fines”. Isperemas.

g.f.

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