Il latte sardo in Cina

In piena crisi del latte, c’è un brand sardo che va in controtendenza: si tratta del gruppo “Alimenta”. L’azienda si costituisce nel 1996, ma nel 2016 avviene la svolta: la ditta si trasforma, attraverso una joint venture tra il colosso cinese dei latticini “Blue River Dairy” e la “Minoter Spa” della famiglia Cualbu. Attualmente, il gruppo orientale detiene il 60% della proprietà. L’investimento dei cinesi fu di una cinquantina di milioni di euro, con l’obiettivo di produrre oltre quaranta di milioni di litri all’anno di latte ovino e caprino in polvere, destinati, al 95%, ad essere riesportati in Cina. Il mercato cinese del latte per l’infanzia, infatti, è in pieno sviluppo. L’azienda si prepara, ora, ad un ulteriore investimento: un nuovo stabilimento, al centro della Sardegna, per produrre il prodotto finito. In sintesi, si prevede che la stessa azienda, la quale attualmente fattura 8 milioni di euro, possa raggiungere, in breve tempo, la cifra di 120 milioni. Senza trascurare che i dipendenti passerebbero dagli attuali venti ad almeno settanta unità. Il latte in polvere vale oltre 4 miliardi di dollari e le stime affermano che, già nel 2023, verrà raggiunta la soglia dei 5 miliardi di dollari. Un mercato importante ed ancora in espansione. Un’opportunità straordinaria per uno dei settori trainanti della nostra economia.

g.f.

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