Consulenti e amministratori

La notizia, per avere effetto, deve avere un titolo eclatante. Meglio se clamoroso. Ecco, allora, che in tanti non hanno perso tempo a mettere in evidenza l’indagine sul Presidente della Regione, per un presunto abuso d’ufficio. L’oggetto riguarda la nomina dei suoi consulenti. Nessuno, però, ha mai messo in discussione le nomine di alcuni amministratori del recente passato. Che avrebbe ben altro peso. Infatti, gli amministratori firmano atti, i consulenti no. I consulenti, che hanno un carattere strettamente fiduciario, sono di supporto all’attività del presidente o degli assessori. Possono esprimere pareri, ma senza effetti amministrativi. Gli amministratori degli enti, al contrario, hanno una responsabilità ben diversa. Dove è necessario rispettare alcuni, fondamentali, requisiti. Perchè gli atti che firmano producono un’efficacia amministrativa. La domanda è: siamo sicuri, ad esempio, che le nomine degli attuali reggenti delle Province siano state tutte legittime e compatibili? Siamo certi che, nella passata legislatura, alcuni incarichi apicali del sistema Regione rispettassero la normativa? Direi proprio di no. Ma c’è una differenza sostanziale: quando le nomine le propone il centro sinistra, tutto è regolare. Anche quello che non può esserlo per legge. Quando il centro destra è al governo, si cerca, spesso intimidendo, di sollevare presunte illegittimità. Fino all’abuso d’ufficio. Miserie umane.

g.f.

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