Latte e sangue

La cortese visita del Ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, non ha prodotto effetti rilevanti. L’incontro, con Regione, pastori e associazioni, è stato interlocutorio. Come ampiamente prevedibile. D’altronde, come può un Ministro, per quanto autorevole, affrontare una vertenza delicata e difficile confrontandosi con un tavolo che, definire affollato, è puro eufemismo. Oltre agli allevatori, erano presenti i sindacati e le associazioni agricole Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Agci Sardegna, Confcooperative, Legacoop, Uecoop, Uci, Più Sardegna, Liberi Agricoltori Sardegna, Assolatte, Confindustria, Oilos, Cooperativa Allevatori Ovini, Associazione interprovinciale pastori sardi ed i consorzi di tutela: Pecorino Romano, Pecorino Sardo e Fiore Sardo. Una marea di gente. Tutti legittimati, per carità. Ma quasi tutti con idee diverse. Un groviglio di proposte che non possono portare a nulla. Il Ministro ha sciorinato una serie di decreti, di contratti e di piani. Ma la sensazione percepita è che abbia solo preso tempo. Il quadro non è chiaro. Bene ha fatto, pertanto, il presidente della regione, Christian Solinas, a chiedere l’immediata convocazione di un nuovo tavolo ministeriale. Il tempo stringe. La stagione del latte è alle porte. Ma l’orizzonte, per i nostri pastori, è ancora molto opaco.

g.f.

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