Il giorno del giudizio

Senza nulla togliere al titolo del capolavoro di Salvatore Satta, giovedì 6 novembre 2019 potrebbe rappresentare una svolta epocale per la storia della Regione Autonoma della Sardegna. A Roma è convocato un tavolo istituzionale al quale siederanno il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, il Vice Ministro dell’Economia, Antonio Misani ed il Presidente sardo Christian Solinas. Fin qui niente di particolare, sarebbe facile pensare. Di tavoli con ministri e sottosegretari ne abbiamo visto tanti. Tutti a pontificare o, peggio, a promettere il nulla cosmico. Questa volta non sarebbe così. Christian Solinas è riuscito a mettere insieme il complicato mosaico della partita degli accantonamenti dovuti dallo Stato alla Sardegna. Una restituzione di cospicue risorse rinviata di anno in anno. Di Governo in Governo. Ma non solo. Sul piatto ci sarebbero anche altri fondi destinati ad un piano straordinario di interventi strutturali. In tutto, qualcosa come 2,1 miliari di euro. Una cifra enorme, che rilancerebbe la nostra terra verso un riequilibrio economico e nuove speranze per abbattere le difficoltà e le distanze, dal resto della penisola, determinate dall’insularità. Ossigeno puro per strade, scuole, beni archeologici, ospedali e sistemi idrici. Senza trascurare vantaggi per trasporti ed energia. Il Presidente appare fiducioso. Sarebbe una grande vittoria. Soprattutto per la dignità del popolo sardo.

g.f.

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