Coronavirus

L’allerta sui pericoli causati dal “Coronavirus” non conosce più confini geografici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha esteso la minaccia di epidemia da moderata in elevata. Logico, quindi, cominciare a preoccuparsi veramente. La diffusione delle patologie generate dal virus in Cina, da dove è partito, non sta dando tregua. I decessi sono diverse decine e oltre 4.000 i contagiati. Ed, ora, trema tutta l’Europa. E, di conseguenza, l’Italia, anche perché fra gli stranieri residenti nella città di Wuhan, epicentro della crisi, ci sono una sessantina di nostri connazionali. La Regione Sarda, da ieri, ha attivato una task-force al fine di garantire attività di prevenzione e di sicurezza sanitaria nel caso in cui vengano segnalate emergenze. L’Assessorato Regionale della Sanità ha istituito una vera e propria rete di sorveglianza, spalmata su tutto il territorio regionale. Il Ministero, al riguardo, aveva allertato tutte le aziende sanitarie nazionali fin dai primi di gennaio, raccomandando accurati controlli sulle eventuali sintomatologie sospette, rilevate, in particolare, sui viaggiatori provenienti dalla Cina. La Sardegna, pertanto, si adegua al protocollo, partendo dalla sensibilizzazione dei medici di base.

g.f.

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