Inps in tilt

Il pachiderma INPS. Un incubo per tanti italiani. Per chi deve andare in pensione. Questo istituto nazionale, è sempre stato al centro di accesi dibattiti, a causa del suo peso sociale. Che nel corso degli anni è andato via via in crescita. Oggi, oltre alle pensioni, INPS eroga prestazioni a sostegno del reddito, fra le quali: indennità di disoccupazione, indennità di malattia, indennità di maternità, assegno al nucleo familiare, interventi della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, interventi del fondo di garanzia TFR, interventi per la mobilità, interventi per la disoccupazione agricola, etc. Un oceano di competenze. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda l’assegnazione del bonus da 600 euro da destinare agli autonomi. La partenza è stata catastrofica. Il tentativo di entrare nel portale dell’ente si è rivelato difficile fin dalle prime ore della mattina. Diversi utenti hanno segnalato di avere avuto accesso a dati personali differenti dai propri, entrando nell’area riservata. L’Inps, in evidente imbarazzo, conferma il problema, afferma che è durato pochi minuti ma, a metà giornata, adotta la soluzione più drastica: sul sito viene lanciato il messaggio che il servizio non è disponibile e cessa ogni possibilità di operare. E il presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico, subito dopo spiega: “Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito”. Un vero pasticcio. E una delusione per il popolo delle partite Iva, vera spina dorsale dell’economia italiana. Un dato rimane tristemente solido: il blocco del sistema online mortifica tutti quei lavoratori autonomi, già stremati dall’emergenza Coronavirus, che non trovano nel fisco e nella burocrazia sostegni adeguati, rispetto, invece, ad altri omologhi europei. In Sardegna, questa situazione, naturalmente, è ancora più drammatica.

g.f.. 

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