Scontro al vetriolo

Le premesse non erano favorevoli. Si intuiva che il Governo avrebbe impedito decisioni autonome da parte delle Regioni, rispetto alle nuove disposizioni previste nel DPCM del 4 maggio. Nessuna fuga in avanti, dunque, e stretta osservanza delle misure di contenimento. Almeno 12 governatori stavano predisponendo le aperture di diverse attività produttive: in Sardegna, Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Calabria, Basilicata, Abruzzo, Molise, Abruzzo, e nelle due Provincie autonome di Trento e Bolzano.  Nella nostra Isola, che registra una relativa incidenza del Covid-19, il presidente Solinas si apprestava a consentire la ripartenza del sistema economico, anche se graduale. Niente da fare. E’ arrivato l’altolà del Ministro Boccia. Ma non tutti ci stanno. In Calabria, il presidente sta emanando un’ordinanza che prevede la riapertura di bar e ristoranti con servizi all’aperto. In Liguria ed in Umbria si starebbero adottando provvedimenti analoghi. La situazione è surreale. Una guerra di nervi fra Governo e Regioni a guida centrodestra. In mezzo, i cittadini e i lavoratori. Come sempre.

g.f.

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