Giuseppe Sartorio è stato un grande scultore italiano. La morte dell’artista, ancora oggi avvolta nel mistero, è affascinante quanto il suo talento. Il corpo scomparve durante una traversata sul piroscafo “Tocra” da Olbia a Civitavecchia, nella notte tra il 19 ed il 20 settembre del 1922. A lui si devono tantissime opere realizzate in Sardegna. I cimiteri monumentali di Bonaria a Cagliari, di Ozieri, di Nuoro e di Iglesias rappresentano un’autentica galleria della sua arte. Le creazioni riportavano, in modo quasi maniacale, persone ed animali. Una particolare tomba di Ozieri (foto), appartenente alla famiglia della nobile Donna Isabella Grixoni, pare che emani sensazioni particolari. L’immagine è accattivante: una donna a piedi scalzi, seduta sui gradini, con il rosario in mano e lo sguardo rivolto verso il cielo. Una porta socchiusa ed una lampada accesa a lato della soglia. Secondo alcuni studiosi, il significato è chiaro: la porta di questa nobile famiglia era sempre aperta ai bisogni dei poveri, qui rappresentati dalla donna scalza, mentre la lampada accesa indicherebbe la luce della speranza. Su altri lavori del Sartorio, considerati dagli esperti autentici capolavori, è facile scorgere il mistero della vita e dell’aldilà. Pare appartenesse ad una loggia segreta di Illuminati. Di sicuro è stato un personaggio enigmatico. Esattamente come la sua scomparsa.
g.f.