Caos Abbanoa

Abbanoa è sempre nell’occhio del ciclone. Nel bene e nel male. Anzi, più nel male che nel bene. L’ente gestore delle acque sarde, ora, è al centro di una nuova polemica. Viene messa in discussione la legittimità del nuovo consiglio di amministrazione. Manca la partecipazione di almeno una donna. Così è previsto dalla normativa e dallo stesso statuto dell’ente. Si chiede, da più parti, l’annullamento delle nomine. Tutto vero e giusto. Il problema, però, è un altro. Per la costituzione del nuovo organo politico era stato indetto un avviso pubblico, che richiedeva figure altamente professionali. Se le donne non hanno partecipato o se, le poche interessate, non avevano i requisiti richiesti, di chi è la colpa? Si dovrebbero riproporre all’infinito nuovi bandi, finché non si individua la figura femminile con le dovute caratteristiche? Non è questa la politica che i cittadini si aspettano.

g.f.

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