La strage di Bologna del 2 agosto 1980 torna d’attualità. Un libro sul tragico episodio, scritto dal giornalista Paolo Cucchiarelli, uscirà domani. Il titolo del volume è: “Ustica&Bologna. Attacco all’Italia”. L’autore ripropone la vicenda della stazione bolognese, che presenta, ad oggi, ancora molti punti oscuri e mai chiariti. Che riguardano due sardi: Maria Fresu e Salvatore Muggironi. La prima, originaria di Nughedu San Nicolo’, perse la vita nell’esplosione. Il suo corpo non fu mai ritrovato. Tante ipotesi, mille supposizioni, ma le prove certe sulla sparizione della donna sono tutt’ora da confermare. Il secondo è un insegnante non vedente residente ad Aritzo. Il suo passaporto venne ritrovato fra le macerie della stazione. Lui, però, come più volte acclarato, non si trovava a Bologna. Quel documento, peraltro, non presentava tracce di polvere, come la logica avrebbe voluto. Due fatti avvolti nel mistero, che non trovano risposte. Cucchiarelli, nella sua opera, ripropone l’arcana questione. A dire il vero, un altro giornalista, il sardo Fabio Meloni, ha pubblicato più volte ricerche ed approfondimenti sull’argomento. I maggiori giornali sardi, invece, non se ne sono mai occupati troppo. Anche questo è un mistero.
g.f.