Il PPR della discordia

Il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato l’interpretazione autentica che mette in discussione il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) approvato nel 2006. Dopo una lunga ed estenuante contrapposizione politica, con 31 voti favorevoli, 20 contrari e un astenuto, l’Aula di via Roma ha licenziato un testo che, di fatto, libera la Regione dall’obbligo di concordare con il Ministero per i Beni Culturali i vincoli del PPR su fascia costiera, beni identitari e zone agricole. Si tratta di un provvedimento che, comunque venga interpretato, restituisce alla Regione poteri di controllo sul proprio territorio. E’ una vittoria di autonomia. L’opposizione in Consiglio ha eretto barricate contro l’approvazione della nuova normativa. Come è logico che fosse. C’era da difendere una legge voluta da Soru. Ci saranno ricorsi. Sono stati praticamente annunciati. Vedremo come andrà a finire. Intanto, grazie a questa legge, si può procedere a realizzare l’arteria a quattro corsie della Sassari-Alghero, sulla quale incombe il parere negativo della Sovrintendenza del Mibact. Già questa sarebbe un’importante conquista.

g.f.

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