Il paladino del soccorso

Il Covid non fa differenze, non guarda in faccia nessuno. Colpisce, punto. Anche le persone che hanno dedicato la propria vita ad aiutare i più deboli. Carlo Basoli contribuisce, così, ad allungare la lista delle vittime del male oscuro del secolo. Il virus che ha messo in ginocchio il pianeta. Carlo ha lasciato la vita terrena in silenzio, lontano dai clamori, nella sua abitazione di Varana, una località di appena duecento anime afferente al Comune di Serramazzoni. Un luogo quasi sconosciuto, nella collina modenese, non lontano da Sassuolo e Fiorano. Luoghi dove altri ozieresi come lui hanno cercato lavoro e fortuna durante gli anni delle emigrazioni dal Meridione. Studi in Giurisprudenza a Parma e poi, improvvisa, una svolta. Decide, dopo un corso frequentato in un istituto religioso, di dedicarsi agli altri. Diventa assistente sociale e si occupa, in particolare, di carcerati. In pochi anni, rappresenta un autentico punto di riferimento per i detenuti di Bologna e Parma. Carlo è sempre disponibile con tutti: ascolta, consiglia, aiuta, protegge. Con grande umanità ed uno spirito di dedizione straordinari. Lascia la vita terrena lontano dai riflettori, con la stessa umiltà che ha caratterizzato la sua esistenza. In tanti lo rimpiangeranno. Un ozierese di cui andare orgogliosi.

g.f.

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