Non c’è pace per l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Uno degli organismi istituzionali più importanti della nostra regione. Vale almeno quanto un assessorato regionale di peso, ed è per questo molto ambito. Le notizie sono due e contrastanti fra di loro. Da un parte il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, che chiede, dopo aver avuto rassicurazioni al riguardo, che il porto della sua cittadina entri a far parte dell’Autorità. L’eventuale ingresso aprirebbe scenari straordinari per il futuro dell’intera comunità antiochese. Dall’altra, il vulcanico sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che, al contrario, reclama a gran voce l’uscita del porto gallurese dal sistema attuale, proponendo la costituzione di due Autorità: una per il nord (con sede ad Olbia, ovviamente) ed una per il sud. Si preannuncia uno scontro dagli esiti imprevedibili. Un fatto è certo: la Sardegna non offre, al momento, un servizio croceristico diffuso nel territorio. E qualche deficienza sui trasporti marittimi non rappresenta certo una novità. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma tant’é…. Uno scontro al veleno fra amministratori sardi, che continua ad alimentare polemiche e a dividere i sardi, non si nega a nessuno. Niente di nuovo sotto il sole (di gennaio).
g.f.