Il Rettore sul pezzo

Gavino Marotti è fra i più giovani rettori delle università italiane. L’ ateneo di Sassari, che guida da poco più di un anno, è fra i più antichi in assoluto, ma si sta distinguendo per essere particolarmente al passo con i tempi. Il metodo manageriale che ha impresso il Magnifico sulla nuova gestione sta raccogliendo importanti risultati. E non solo sul piano della didattica, o con l’ammodernamento di nuovi reparti ospedalieri. Grazie alle opportunità dettate dai fondi del PNRR, l’università sassarese centra un primo, significativo colpo: un’accurata selezione da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale ha accolto una sua intera proposta, rappresentata da ben cinque progetti, per un ammontare di cento milioni di euro complessivi suddivisi su tutto il territorio regionale, finalizzati a riqualificare strutture di prestigio e trasformarle in poli di tecnologia, servizi e didattica. “Un successo – come ha sottolineato Gavino Mariotti – ottenuto attraverso uno straordinario lavoro condotto da un coordinamento di docenti e personale tecnico ed amministrativo dell’Università”. Una sinergia perfetta che ha raggiunto l’obiettivo pieno, a differenza di altre cento proposte, pervenute all’Agenzia, che sono state irrimediabilmente respinte. Questa è la vera vittoria dell’Ateneo sassarese. Oggi, non è più sufficiente presentare idee progettuali con la certezza che i finanziamenti arrivino comunque. I tempi della presentazione delle richieste “punto e basta” sono finiti. Competere per ottenere fondi del PNRR presuppone professionalità, competenze, partnership qualificate, ma anche originalità ed esclusività nelle scelte. Ecco perché l’antica Università di Sassari è costantemente “sul pezzo”.

g.f.

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