La sanità che funziona

Non tutta la sanità sarda è da buttare. Ci sono medici e sanitari che lavorano quasi nell’ombra, i cui risultati, però, non passano inosservati. E’ il caso della dottoressa Valeria Turtas, oculista, che qualche tempo fa è stata premiata  al Congresso Nazionale della Società Oftalmologica Italiana di Roma per aver adottato la migliore tecnica chirurgica innovativa. Queste le motivazioni del prestigioso ed importante riconoscimento: “Per l’esecuzione di un complicato intervento chirurgico di cataratta in un paziente con microcornea, che necessitava di una particolare tecnica chirurgica per l’inserimento di un cristallino artificiale in un occhio di dimensioni particolarmente piccole”. Un risultato straordinario, che pone la giovane professionista ai vertici dell’oftalmologia nazionale e, forse, internazionale. Figlia d’arte, il padre Sebastiano è stato per tanti anni docente universitario e direttore del reparto di Neurochirurgia dell’Asl di Sassari, è orgogliosamente originaria di Bitti. Dopo la laurea a soli 24 anni, e il biennio della specialistica, si è fatta le ossa in giro per la regione, sino ad approdare nel reparto dell’Ospedale di Ozieri, guidato da Francesco Zanetti. Qualche anno dopo, a esperienza consolidata, si trasferisce a Sassari, dove approfondisce gli studi e la sua passione per la chirurgia vitreoretinica. Oggi, rappresenta un punto di riferimento assoluto nell’ambito delle patologie oculari vitreali e retiniche. Un’eccellenza che è rimasta nella propria terra, a differenza di tanti, troppi, suoi colleghi che hanno preferito dare il loro contributo scientifico e professionale fuori dalla Sardegna.

g.f.

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