La guerra in Ucraina tiene un po’ tutti con il fiato sospeso. Il pericolo che il conflitto si allarghi non è escluso da nessuno degli osservatori internazionali. Ma c’è anche chi a questo tipo di scenari è abituato. O lo fa per professione. Come i soldati italiani che appartengono ai corpi d’élite del nostro esercito. I lagunari del Battaglione San Marco ne rappresentano un esempio plastico. Fra di essi si è distinto un sardo, il caporale maggiore scelto Salvatore Pitzalis di Cagliari, ora insignito della medaglia di bronzo al valor dell’Esercito per un suo atto di valore. I motivi della decorazione del militare sono acclarati da un episodio accaduto ad Herat, in Afghanistan, il 7 settembre 2019, durante la missione internazionale “Resolute Support”. Pitzalis, durante una ricognizione, intercettò il tentativo di un appartenente alle forze ostili, che stava per fare fuoco sul drappello del quale il sardo era componente della scorta. Grazie al suo intuito il nemico venne neutralizzato e, probabilmente, evitata una strage. Uno dei tanti esempi del valore e delle capacità dei militari sardi, nel solco della più alta tradizione militare che ha caratterizzato la nostra Isola nella storia.
g.f.