Avanti Sardegna

Il cammino del principio dell’Insularità, fresco di approvazione secondo l’art.119 della Costituzione, cominciare ad emettere i primi vagiti. Un percorso che deve portare alla piena applicazione in ogni ambito dell’economia e della società sarde. Dieci associazioni di categoria si sono riunite attorno ad un tavolo programmatico ed hanno predisposto un dossier che contiene tre temi principali: accessibilità, energia e fiscalità. Attorno a questi argomenti si gioca il futuro della nostra isola. Il rappresentante di Confindustria ha voluto rilevare “la scarsa e insufficiente dotazione infrastrutturale della Sardegna che preclude la mobilità e l’accessibilità di passeggeri e merci”. Non solo la connessione tra Isola e resto d’Italia, ma anche e soprattutto la mobilità interna, con assi viari e ferroviari. “Il sistema viario dell’isola – ha concluso il responsabile degli industriali sardi – presenta numerose criticità in termini di adeguatezza e sicurezza, per cui diviene prioritario, in primo luogo, assicurare il finanziamento e la massima rapida realizzazione delle opere programmate”. “Nella quotidiana lotta alla sopravvivenza contro il caro energia sono impegnate oltre 25mila imprese artigiane, con i loro 73mila addetti, pari a oltre il 24% degli occupati delle realtà del settore – hanno voluto sottolineare gli artigiani – che rischiano una pesantissima frenata produttiva se non una fermata definitiva”. Coldiretti ha evidenziato il delicato tema dei trasporti: “Questo, unitamente alla mancanza di economie di scala e basso potenziale del mercato interno, rappresenta – ha sottolinea il direttore regionale della maggiore associazione agricola sarda – un altro dei punti sui quali il riconoscimento della peculiarità geografica della Sardegna dovrebbe focalizzare le proprie analisi”. Il rappresentante delle imprese, infine, ha voluto porre l’accento sull’argomento dell’energia, auspicando che la Regione  “dopo l’approvazione del Dpcm sulla decarbonizzazione, giochi un ruolo attivo e propositivo”. Un pot-pourri di idee, insomma, fondamentali per il futuro della Sardegna, ma solo se il nuovo disposto normativo che riconosce gli svantaggi dovuti all’insularità sarà in grado di mettere gambe,

g.f.

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